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Tentata estorsione nella valle del Belice: chiesta la conferma delle condanne di primo grado

In quattro avrebbero costretto un uomo a dimettersi da una società operante nel settore dei carburanti rinunciando a stipendi, arretrati e benefici connessi ad un infortunio che aveva subito. Queste le accuse che hanno indotto la procura generale di Palermo ad avanzare quattro richieste di condanna nei confronti di altrettanti imputati coinvolti in un’inchiesta su una tentata estorsione mafiosa avvenuta nella Valle del Belice ai danni di un imprenditore di Castelvetrano. La procura ha chiesto di confermare la sentenza di primo grado e, in particolare: 2 anni e 6 mesi a Pietro Campo, di Santa Margherita Belice; un anno e quattro mesi di reclusione al collaboratore di giustizia Vito Bucceri, di Menfi; un anno e nove mesi e dieci giorni (pena sospesa) a Giuseppe Alesi; un anno e quattro mesi di reclusione al menfitano Tommaso Gulotta.

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